lunedì 25 febbraio 2013

Il piacere di donare, sesso orale visto da lui


Riporto dal forum Liberalibido un bellissimo post dell'utente Mordicchio ove segue un suo bellissimo racconto erotico

J'aime le sexe oral et pas seulement

adoro il sesso orale... finalmente il sesso orale è stato ufficialmente e definitivamente sdoganato sia dalla morale etica sia dai sinonimi che venivano ad esso attribuiti come ad esempio nell'antica Grecia dove pur essendo diffuso soprattutto al maschile nelle terme si riteneva che la persona che eseguiva il sesso orale era considerata attiva e quella che lo riceveva era considerata passiva

l'esatto contrario di come la pensavano nella Roma pagana dove era visto in un'ottica di sottomissione e controllo. "eseguire" qualsiasi pratica di sesso orale era considerato un atto passivo mentre "ricevere" il sesso orale era considerato un atto attivo e in questa logica, eseguire la fellatio e il cunnilingus era considerato deplorevole per un uomo

ma scherziamo? adoro il sesso orale e non capisco perche mai si debba dare allo stesso una accezzione o qualsivoglia significato diversi dal "piacere", è un piacere darlo ed è un piacere riceverlo: punto! e poi perche mai "deplorevole" per un uomo?
e per la donna?

adoro il sesso orale e quello che voglio dire è che di fatto si è sempre agevolato il piacere maschile a scapito di quello femminile ed era ora che sia stato sdoganato in particolare il sesso orale di lui per lei: già il cunnilingus ma non solo...

per me il cunnilingus è l'atto finale di una forma di dedizione totale al suo piacere, al suo corpo, alle sue vibrazioni, senza chiedere nulla in cambio: è il suo piacere che diventa anche il mio attraverso il suo!

Squilla finalmente il cellulare:

"ciao Marco sono io..."
la mia tensione finalmente si allenta e rispondo mascherando l'emozione:
"ciao Stefany che bello sentirti"
lei con un sottile sussurro:
"senti che dici ci si vede stasera?"
conosco molto bene quella tonalità della sua voce e ovviamente l'emozione mi sovrasta e le rispondo:
"solito posto?... solita ora?..."
mi interrompe:
" si e solito menù ok? a proposito mi confermi di non esserti masturbato da almeno tre giorni vero?"
non mi da il tempo di rispondere e aggiunge:
"lo sai Marco che mi piace tanto quella cosa che ti succede quando..."

già "quella cosa" che mi succede quando... e il solo pensiero mi eccita e mi riporta al nostro primo incontro avvenuto in un fine settimana al mare qualche anno prima; ogni mattina molto presto andavo a correre sulla battigia e un giorno ci siamo incrociati, anche lei correva in uno splendido costume rosso attillatissimo che esaltava un corpo statuario in ogni sua singola parte, man mano che si avvicinava venivo attratto anzi sedotto dal movimento sussultorio dei suoi seni, bella davvero e quando ci incrociamo mi impongo a fatica solo un sorriso invece di quel bella gnocca che voleva prepotentemente uscire dalla mia bocca, meno male sorriso ricambiato e, il giorno seguente, mi veniva ricambiato un "ciao" sempre col sorriso

il terzo giorno decido di aspettarla e le chiedo gentilmente se vuole correre con me così ci facciamo compagnia e... e lei dice:
"volentieri" mi chiamo Stefany e tu"
breve pausa per riprendermi, pizzicotto sul retro del collo facendo finta di sistemare i capelli e balbetto:
"piacere io sono Marco"

fu così che rompemmo il ghiaccio e scoprii che quella graziosa erre moscia era dovuta al fatto che Stefany era francese, ora dovevo trovare il modo di sciogliere quel ghiaccio e il fato o la fortuna volle darmi una mano, una grande mano che ha a che vedere proprio con le mani e con i piedi infatti a causa di una buca nella sabbia Stefany si prese una forte storta alla caviglia, la feci sedere e iniziai a praticarle un massaggio: Carpe diem pensai!

ogni uomo sa, o dovrebbe sapere, che ogni donna adora farsi massaggiare i piedi ed io ho la fortuna di essere particolarmente bravo in questa pratica e così pian pianino sposto il massaggio dalla caviglia al piede e poco dopo mi accorgo che dal viso di Stefany sparisce la smorfia di dolore e ne compare una di soddisfazione che poi diventa di piacere e mi dice:
"ma sei davvero bravo sai?"
gongolando le rispondo:
"è un dono che ho"
e lei:
"mi doneresti anche l'altro piede?"
ed io che non aspettavo altro:
"hahaha ma certo che si"
quel doneresti mi aveva acchiappato e profusi il meglio del mio repertorio osando portare il massaggio sino ai polpacci, lei ormai eccitata:
"mi piacerebbe un massaggio completo le tue mani sont magiques... qui connaît la langue..."
l'alchimia era esplosa, altrettanto eccitato le rispondo:
"si... C'est aussi la langue"

arrivati in albergo mi confida che suo marito non la soddisfa affatto e tanto meno le fa massaggi e che non la bacia mai lì, la tranquillizzo, le chiedo un foulard e un balsamo per la pelle e le dico di spogliarsi e mettersi comoda sul letto
"ecco l'écharpe"
mi dice timidamente incuriosita mentre si distende sul letto, mettendole il foulard intorno agli occhi le sussurro di lasciarsi andare e di non pensare ad altro che al suo benessere

con l'ausilio del balsamo inizio nuovamente a massaggiarle i piedi, senza fretta sino a quando la sento distesa e disponibile, poi inizio pian piano a sfiorarle le gambe con le dita, vado su e giù leggermete arrivando sempre più in alto fino a sfiorare l'inguine e il pube per tornare in basso e ricominciare questa volta con la lingua, la passo sulla pianta dei piedi, tra le dita risalgo verso l'eldorado, lo sfioro solamente e giro intorno con piccoli colpetti di lingua sfiorando appena la clito, ci soffio sopra e poi la bacio mentre le mani sfiorano il suo corpo, sento i primi sussulti che mi indicano la via da seguire...

il suo corpo risponde ad ogni tocco e la mia eccitazione anche, l'erezione è potente ma voglio solo darle piacere, vederla eccitata e pronta all'orgasmo, le mani e la lingua scorrono intorno alla terra promessa avvicinandosi e allontanandosi dalla stessa per aumentare l'estasi e l'attesa dell'esplosione dell'orgasmo, le sue gambe sono tese come l'arco di Ulisse e i suoi alluci iniziano a contorcesi, piccoli rivoli di umore scorrono premonitori dalla vagina li accolgo con la lingua e poi con la stessa inizio una piacevole tortura sul clito, lei si inarca ed io faccio il giralingua intorno al clitoride per poi succhiarlo delicatamente con le labbra, lasciarlo e unguettare e leccare le labbra gonfie, e tornare sulla clito... lei geme e farfuglia:
"manger ma chatte... eat my pussy..."

sento che sta per esplodere l'orgasmo e vedo gli alluci contorcersi al massimo... inarca le gambe e le stringe intorno alla mia testa incollandola sul suo sesso urlando parole incomprensibili... accologo il suo orgasmo nella mia bocca e contemporanemente al suo ne ho uno anch'io

ecco cos'è "quella strana cosa" che mi succede quando sono casto per qualche giorno avere l'orgasmo attraverso il suo e questo le piace molto



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