lunedì 24 dicembre 2012

I vantaggi della coppetta mestruale



- La coppetta mestruale è costruita interamente in materiali sicuri e anallergici; non si inseriscono all'interno del nostro corpo materiali di cui non sappiamo la composizione, la provenienza, i possibili effetti collaterali che danno. Solo una coppetta che può essere sterilizzata in acqua bollente quante volte si vuole! Il silicone o il TPE sono materiali con cui vengono fabbricati i cateteri e le valvole cardiache, quindi sono perfettamente adatti per restare all'interno del nostro corpo.

- Il sangue non ristagna: la coppetta crea una zona in cui tutto il sangue che scende dal collo del nostro utero va a depositarsi dentro di lei, senza rimanere attaccato ai tesuti vaginali e senza mischiarsi ad altre sostanze estranee come con gli assorbenti interni.



- Non sgocciola. Alcune donne tengono un salvaslip di sicurezza perché hanno notato un velo rosato sulle mutande, ma se posizionata bene non ci saranno gocce a scendere. Niente pantaloni sporchi, niente imbarazzo!



- Nessun odore! Non proviene alcun odore sgradevole dal nostro corpo usando la coppetta. Quando la estraiamo possiamo sentire l'odore del sangue, ma ci rendiamo immediatamente conto che è molto diverso dall'odore di sangue ristagnante che sentiamo quando estraiamo un assorbente interno.



- Non esce da sola, possiamo fare pipì e popò in tutta tranquillità anche con la coppetta inserita.



- Andare al mare, fare qualsiasi tipo di sport, vestirci come ci pare: la coppetta è sicura e dall'esterno non si vede nulla!



- E' economica. Questo è un dato da non sottovalutare. A prima vista può sembrare alto sostenere il costo di 15 o 30 Euro (circa, a seconda del modello), ma considerate che sarà probabilmente l'ultima spesa della vostra vita per quanto riguarda le mestruazioni! Non c'è bisogno che vi dica io quanto costano gli assorbenti (esterni e interni), in tutto il mondo ma soprattutto in Italia, basta che facciate due conti.



- E' ecologica. Ci impegniamo ogni giorno nel fare la raccolta differenziata di vetro, carta, plastica, organico e chi più ne ha più ne metta. Ma abbiamo mai pensato ai materiali di cui sono fatti gli assorbenti? A quanti ne usiamo, dove li buttiamo, a quante tonnellate di rifiuti non biodegradabili vengono gettati nel mondo dalle donne? Poniamo il caso medio-minimo: 5 assorbenti al giorno. Ogni donna, nell'arco di 40 anni di periodo fertile, getta 12.000 assorbenti. Ecco, pensate che il tempo di smaltimento degli assorbenti tradizionali è stimato intorno ai CINQUECENTO ANNI. La coppetta è la più ecologica in assoluto: semplicemente non si butta! Le casa produttrici consigliano comunque di sostituirla dopo 10 o 15 anni di uso, senza però spiegare il motivo. Si può supporre che sia per evitare qualsiasi deterioramento del materiale di costruzione. Tre coppette mestruali per ogni donna, eliminate in un apposito canale di smaltimento differenziato, non possono certo paragonarsi alla mole di rifiuti degli assorbenti.



- Fare sesso. Ovviamente non si può avere una penetrazione di alcun genere con la coppetta mestruale inserita, creerebbe un conflitto di interessi, ma tra donne possiamo benissimo fare sesso in tanti altri modi anche con la coppetta.



- Recarsi in bagno più raramente. Una volta che vi sarete abituate ai vostri ritmi, vi accorgerete presto che andrete in bagno a cambiarvi molto meno frequentemente di quando usavate gli assorbenti interni o esterni. Basta pensare che un tampone regular assorbe in media 9-12 ml di sangue, mentre una coppetta può contenere, a seconda del tipo, dai 25 fino ai 34 ml.

Di vantaggi nell'uso della coppetta ve ne sono molti altri, ognuna di noi può sperimentarli: si può portare anche di notte (no! non sgocciola neanche in posizione orizzontale!), non si rischia di ritrovarsi in un luogo sperduto senza assorbente di ricambio, non provoca dolore o fastidio, niente secchezza vaginale, può essere indossata anche prima dell'inizio delle perdite (utile per chi ha mestruazioni irregolari o per eventi importanti in cui vogliamo stare sicure)





fonte casserosalute.it

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